mercoledì 22 luglio 2009

19. Considerazioni conclusive

Ci rimangono poche amare considerazioni:
• Un paese dove chi paga integralmente le tasse è reputato un povero “fesso” non può avere dinanzi a sé un brillante futuro.
• Un paese dove il cittadino è un disvalore non può essere democratico e un paese che non è democratico è oligarchico, ossia governato nell’interesse di un ristretto gruppo di poteri forti e istituzioni.
• Nel nostro paese, l’evasione fiscale è preservata. Non mancano i mezzi per far pagare le tasse a tutti: manca la volontà politica.
• Accettando la loro condizione di nullità, i cittadini fanno il gioco dei politici e il loro interesse.
• Alla fine abbiamo quel che ci meritiamo: una società dove la legge non è uguale per tutti, la giustizia è lenta e bifronte (severa e inflessibile coi deboli, clemente e permissiva coi forti), la burocrazia è farraginosa e fuori dalla portata del cittadino medio, che deve farsi assistere da esperti, la tassazione è iniqua, i servizi non adeguati al costo, l’informazione insufficiente, la partecipazione politica dei cittadini molto scarsa, la criminalità e l’illegalità diffusa.
• Finché i politici saranno lasciati liberi di agire senza l’obbligo di uno scambio diretto coi cittadini, vale a dire senza il determinante controllo del popolo, purtroppo, sarà sempre così.

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