mercoledì 22 luglio 2009

18. Sogno o realtà?

Una società senza evasione è dunque un sogno? Certo, ma un sogno realizzabile. La chiave di volta per la sua realizzabilità l’hanno in mano i politici. Sono loro l’ago della bilancia. Se i politici accettassero e promuovessero il necessario cambiamento culturale, sarebbero certamente seguiti dal popolo e, insieme, formerebbero un fronte compatto, contro il quale s’infrangerebbe la prevedibile reazione dei grandi evasori, per quanto rabbiosa essa dovesse essere.
Ma perché mai i politici dovrebbero andare contro i propri interessi? C’è solo una ragione plausibile: la consapevolezza di creare una società migliore, dove la vita sia più gradevole e meno stressante per tutti, la ricchezza più equamente distribuita fra i cittadini e la burocrazia ridotta ai minimi termini, come pure la spesa pubblica e il carico tributario, la criminalità e i tempi della giustizia.
Basterà questa ragione a indurre i nostri parlamentari a proporre e votare una legge che sancisca la fine della cartamoneta e apra l’era del denaro elettronico? Al momento la cosa mi sembra piuttosto improbabile. Il Sen. Saro non si è più fatto sentire, e ciò non mi inclina all’ottimismo. Ancora più desolante è il silenzio dei 48/51 parlamentari interpellati. Il loro rifiuto perfino di parlarne è un segnale negativo e preoccupante. Sì, c’è spazio per la speranza, ma è uno spazio assai ristretto, un lumicino fioco, fioco.
Forse la mia proposta è solo una voce vana, che grida nel deserto e non approda a nulla. Se nessuno è disposto a raccoglierla, essa rischia di diventare aria fritta oppure solo un’occasione sprecata. Ma prima di buttarla nella spazzatura, riflettiamoci un momento. L’umanità è afflitta da molti problemi (fame, malattie, povertà, guerre, inquinamento ambientale, criminalità) e molte sfide sono aperte (ricerca, salute, scuola, informazione, sviluppo sostenibile), la cui soluzione richiede disponibilità di denaro. Il recupero di denaro proveniente dalla lotta all’evasione potrebbe costituire sia una risposta decisiva ai nostri problemi e alle nostre sfide sia l’inizio di una nuova era, l’era di un mondo migliore.

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